domenica 9 dicembre 2012

Imprecisato ruscello



Comincio a chiedermi se qualcuno si è accorto che la regia di Claus Guth, molto fischiata, del Lohengrin milanese evoca non già un imprecisato "ruscello", come afferma Paolo Isotta sul Corriere della sera, ma il death by water nelle paludi dello Starnbergersee immortalate da Visconti nella sequenza finale di Ludwig; per cui il tremore di Lohengrin non sarà dovuto ad un Parkinson, come pure si è letto in questi giorni sulla stampa nazionale, semmai ad un ricercato (quantunque, fino a prova contraria, balordo: perché non risulta che il duca di Baviera volesse essere amato senza rivelare la sua origine) parallelismo con il nevrotico finanziatore del teatro di Bayreuth.

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